«La gente ha una grande necessità di essere consolata nella propria solitudine e il cinema aiuta. Tutti ci sentiamo soli e il cinema, per convergenze misteriose, allevia il dolore della solitudine che alberga in ognuno di noi.» (Paolo Sorrentino)
Metabolé sta portando avanti una ricerca sul tema della solitudine da più di tre anni. In un primo momento ne è stato indagato il senso da varie angolature: abbandono, reclusione, eremitaggio, esclusione… condividendo le idee tra soci. Ne è venuto fuori il duplice aspetto della solitudine: positiva, se ricercata, o negativa, se imposta. La particolare dinamica dell’emergenza Covid-19 ha cambiato irrimediabilmente molte abitudini date per consolidate, trasformando anche la percezione del mondo. Termini come “lockdown”, “quarantena”, “isolamento”, diffusi ogni ora dai mass media, hanno acuito la dimensione della solitudine, portando Metabolé a riflettere ancora una volta sulla solitudine. L’associazione sente quindi la necessità di “portare” all’esterno la riflessione intrapresa per affrontare con più consapevolezza questo sentimento ormai ampiamente diffuso.
Il cinema, più di ogni altra arte, è strumento d’indagine, di scoperta e di stupore. Più della musica e della poesia, la cinepresa diventa il terzo occhio con cui raggiungere l’anima. Ma il regista come esprime la solitudine? C’è un rapporto tra tecnica cinematografica e solitudine? Quali sono i film davvero segnanti sul tema?
Per rispondere a questi e altri interrogativi, Metabolé ha creato il progetto “Solitudine in pellicola”. L’occhio esperto di David Casagrande Napolin, cofondatore nel 2007 del “Queer Lion”, premio collaterale ufficialmente riconosciuto dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e docente di Storia del cinema all’Università Popolare di Mestre, guiderà i lettori in una “top five” di film sul tema della solitudine. Ogni settimana, a partire da venerdì 4 settembre e fino al 2 ottobre, verrà infatti pubblicato nella sezione “Appuntamenti” del sito di Metabolé un commento divulgativo su un lungometraggio scelto secondo le tre macro aree individuate nel percorso di ricerca: solitudine ricercata, subita, imposta.
Invitiamo i lettori a condividere i post sui loro canali social, così da assicurare un’ampia diffusione.