Nella relazione si provano sentimenti e ci sentiamo vivi nella nostra parte più intima e nascosta; senza le relazioni conosceremo meno anche di noi stessi. Nella famiglia si compiono i primi confronti con l’altro. Con i genitori, i fratelli e le sorelle sperimentiamo le nostre iniziali e (fondanti) relazioni; assieme agli incontri della quotidianità, quelli occasionali, quelli più duraturi – in particolare le amicizie e i rapporti di coppia – appartengono alla fitta rete del nostro vivere in relazione con gli altri che a volte pericolosamente si trasforma in vivere in dipendenza degli altri. Apriamo o chiudiamo i pertugi delle nostre fragilità umane a seconda del tipo di relazione e della sua autenticità. Ma i legami non sono statici, rimangono pietrificati su un asse solo quando muoiono; essi mutano, invece, con il variare dei sentimenti ed è lo stesso ciclo della vita ad accompagnare i loro cambiamenti.
Metabolé, nella sua proposta aperta alla cittadinanza, discute con studiosi e medici psicanalisti in merito a tre tipi di relazione.
L’8 novembre Luigi Colusso, attraverso la presentazione del suo libro Il colloquio con le persone in lutto (Erickson, 2012), affronta con Davide Susanetti uno dei dolori più profondi che conosciamo nella nostra vita, la perdita e il lutto. Il libro sottolinea l’importante ruolo delle relazioni nei gruppi di mutuo-aiuto che sostengono, attenuando il senso di solitudine nella sofferenza, l’attraversamento del dolore. Un’esperienza che Metabolé condivide nei gruppi di sostegno psicologico per le donne operate al seno.
La presenza il 15 novembre di Salvatore Capodiceci con il suo libro Giuseppe. Storia di fratellanza e amicizia (Lateran University Press, 2012) consente di aprire un confronto con Stefania Bragato e il pubblico sui rapporti con sorelle e fratelli (e genitori), legami che incidono sulle modalità con cui viviamo anche i nostri rapporti di amicizia.
L’ultimo incontro il 22 novembre è dedicato alle relazioni intime e alle dinamiche che avvengono o possono avvenire all’interno delle coppie. La proiezione del cortometraggio Doppio binario del regista veneziano Enrico Mengotti apre il confronto con Mario Magrini e Roberto Ellero.