Relazioni e legami
In fuga dal tempo che scorre, alla perenne ricerca dello sguardo dell’amato, disprezzato da chi è ingabbiato nei pregiudizi, sottoposto alle passioni, ai desideri e ai ricatti della società, il corpo non smette di vedere e di essere visto.
L’Associazione Metabolè, nata con lo scopo di indagare l’effetto dei cambiamenti del corpo sull’individuo, propone una rassegna cinematografica pensata appositamente per un pubblico giovane, ogni mercoledì di novembre alle ore 21 al Centro Culturale Candiani. «Relazioni e legami» è il titolo del ciclo di proiezioni introdotte ogni sera da un socio di Metabolé o dell’Associazione Medici
Psicoterapeuti di Venezia che ha collaborato nel progetto. Nella scelta dei film si sono cercate le proiezioni che potessero meglio esprimere la forza e la difficoltà di un rapporto affettivo.
Si parte il 9 con Transamerica di Duncan Tucker, presentato da Salvatore Capodieci: la storia di un figlio alla ricerca di un padre che si rivela poi essere una madre dato che Bree si sta mettendo i soldi da parte per cambiare sesso; la conoscenza tra i due attarversa diverse fasi in un viaggio on the road.
Il secondo appuntamento (il 16) è un commuovente film sull’amore viscerale che porta i protagonisti a vivere in un’unità simbiotica che li accompagna verso le stagioni della vita e sarà presentato da Antonella Debora Turchetto: è The Dolls di Takeshi Kitano.
Si attraversano le stagioni anche nel terzo film (il 23) che si sofferma sulle difficoltà delle relazioni e sui vari tipi di dipendenza, dalla droga alla televisione: è Requiem for a dream di Darrem Aronofsky, introdotto da Vera Mantengoli. In questi episodi, al limite della sopportabilità, ci si ritrova invischiati in una realtà che precipita in uno squallore incontrollabile, causato da un contesto sociale di abbandono.
Infine, conclude il 30 la rassegna Paolo Cappellotto con Time di Kim Ki-duk: il film, girato dallo straordinario regista coreano, è la storia dell’ansia di una donna di perdere l’amore che la porta inevitabilmente a perdere prima di tutto se stessa.
«Relazione e legami» illumina gli aspetti critici dell’affettività, sottolineandone implicitamente il ruolo primario e constante nell’esistenza di ogni essere umano.