Fantascienza. Sogno dell’uomo che anticipa la scienza
La fantascienza è spesso un’ispirata anticipatrice delle conquiste scientifiche. L’elemento del fantastico trasferisce sullo schermo non solo la realtà quotidiana, ma consente anche di visualizzare i sogni, le fantasie dell’essere umano e suscita stupore e meraviglia nello spettatore.
La prima fantascienza aveva una forte base avventurosa ed era caratterizzata dalla “meraviglia” per i progressi della scienza ma già dagli anni quaranta cominciò a occuparsi più delle ripercussioni del progresso scientifico che d’ipotetiche conquiste della scienza. Gli anni cinquanta segnano per la fantascienza americana un grosso cambiamento: all’atteggiamento fiducioso e ottimistico nei confronti della scienza subentra uno più preoccupato se non angosciato.
La guerra fredda, la società dei consumi, la paura del diverso (sia esso il comunista o il nero, a causa delle lotte per i diritti civili), diventano i temi centrali del genere chiamato “fantascienza sociologica”. Negli anni sessanta, le opere di Isaac Asimov sono una pietra miliare sia nel campo della fantascienza sia della divulgazione scientifica. A dominare la scena nel corso degli anni ottanta è certamente l’ondata Cyberpunk.
Il nuovo spazio da esplorare, dopo l’esterno delle stelle e l’interno della psiche, è il virtuale delle tecnologie informatiche e di telecomunicazione. Si può ben dire che Internet è profetizzata (anche se già ne esisteva una prima forma pioneristica) nel 1984 dal Neuromante di William Gibson, il romanzo più celebrato del Cyberpunk e cyberspazio e da Bruce Sterling con la sua antologia di racconti. I cinque film della rassegna, condotti dai soci di Metabolè e proiettati al Centro Culturale Candiani, inizieranno mercoledì 29 febbraio 2012 alle ore 18 con 2001.
Odissea nello spazio. Sono passati trentatré anni ma il fascino del film di Kubrick è rimasto intatto. Non è solo un film di fantascienza è anche un viaggio, metafisico e reale, alle radici della conoscenza. Il secondo appuntamento il 7 marzo è con Codice 46, pellicola ambientata in una città distopica dove l’investigatore William, a causa di un’infezione da empathy virus, ha facoltà di leggere nelle menti delle persone. Si prosegue il 14 marzo con Viaggio allucinante ricco di trovate ingegnose, di effetti speciali innovativi per l’epoca, è forse il film più celebre legato al nome di Asimov.
Il 21 marzo il regista Salvatores ci porta, con Nirvana, nel futuro, un futuro algido, atomizzato nelle relazioni e, soprattutto, continuamente in bilico tra realtà e virtualità. La rassegna finisce con Terminator , dove un cybor killer proveniente dal 2029 viaggia a ritroso nel tempo allo scopo di impedire a una madre di mettere al mondo il futuro capo che si opporrà al dominio dei robot.